sabato 14 dicembre 2013

NO ESERCIZIO...NO PARTY

Titolo ispirato alle feste natalizie che si approssimano e con esse, speriamo, un po' di tempo per il nostro amato hobby.
Dopo una pausa purtroppo lunga riprendiamo il nostro discorso lasciato in sospeso, riaffermando un concetto che ormai mi avete sentito esprimere più volte.
Lo scopo della ferrovia è trasportare passeggeri e merci da una località all’altra secondo le esigenze delle comunità umane. Quindi la realtà è fatta di linee ferroviarie da punto a punto ed è quello che stiamo cercando di riprodurre sul nostro plastico dove la nostra aspirazione è

giovedì 31 ottobre 2013

Sono per la separazione...scenica

Nel post precedente abbiamo cominciato a dar vita al nostro plastico ovale e casalingo, con l’obiettivo che sia divertente e cioè verosimile, sul quale poter simulare una vera ferrovia anche in uno spazio assai ridotto...

giovedì 5 settembre 2013

Apriamo l'ovale

Nel post dal titolo “Lo scopo della ferrovia” abbiamo visto un’interpretazione americana dell’ovale gestito “da punto a punto”. Per restare legati ad un modello più europeo proveremo ad affrontare la trasformazione del classico piccolo ovale in…

mercoledì 24 luglio 2013

Fermodellista non fa rima con ... collezionista

Ormai prossimo all’agognato “otium” desidero salutarvi con un post che, approfittando del riposo estivo, vorrei vi stimolasse serenamente ad alcune riflessioni. E’ un bel po’ che mi frulla per la testa il termine collezionista che, a dispetto delle desinenze, non fa rima con fermodellista (o ferromodellista http://www.ferromodellista.it come si definisce Giuseppe Risso). Sarà filosofia da ombrellone, sarà chiacchiera da bar ma...

venerdì 12 luglio 2013

L'INSOSTENIBILE LEGGEREZZA DEI … ROTABILI


Qui non si parla dello zen e l'arte del fermodellismo ma del perché e come appesantire i rotabili, carri e carrozze, che utilizziamo sul nostro plastico

domenica 7 luglio 2013

Esercizio sul plastico

Non lo nascondo: anch'io quando ho cominciato a dedicarmi al modellismo ferroviario non sapevo cosa fosse un esercizio ferroviario. Poi è scattato qualcosa

Progettare per l'esercizio

Vedremo come è possibile progettare (o riprogettare), un plastico sociale o un piccolo plastico di casa, perché sia possibile farvi esercizio ferroviario. Fare esercizio ferroviario vuol dire "operare" sul plastico ovvero far muovere i treni in una ferrovia modello che simula una ferrovia reale.

Lo scopo della ferrovia


Lo scopo principale nel progettare un plastico è dar vita alla ferrovia: più l’aspetto e la struttura sono vicine ad una ferrovia reale, più realistiche saranno le operazioni. La funzione di una ferrovia reale consiste nel

Prototipi e freelance


Automotrice SAFI sul plastico FREMO - N
Diamo un nome a tutto sul plastico. Anche se la raffineria di petrolio è solo una lattina riciclata e collocata accanto al raccordo, diamo un nome alla raffineria e alla città in cui si trova. Lo stesso vale per il mulino (scatola vuota di merendine) vicino alla linea. Ora stiamo consegnando carbone dalla miniera Coal alla acciaieria Steel,e non muoviamo soltanto i carri da "qui" a "là. Assegniamo un nome anche alla ferrovia.

Meglio piccolo...che niente

Il plastico di Lele





Quando si parla di misura, si sa i luoghi comuni sono tanti.
Comunque tutto dipende non dalle dimensioni ma da come lo si usa... 

Ovale...da punto a punto

Ovvero quando l'ovale non è un ovale.
Liseto (da Forum ASN)

Se possediamo un ovale non fermiamoci a guardarlo come dei binari chiusi su se stessi ma immaginiamolo come una ferrovia reale. Le operazioni (cioè far muovere i treni in una ferrovia modello in una maniera che simula una ferrovia reale) costituiscono un gioco che può essere semplice o particolarmente complesso ma, a differenza di altri giochi, voi realizzate tutte le componenti in gioco: il campo di gioco (il vostro plastico), i pezzi (locomotive e carri) e stabilite i ruoli. Il segreto è

domenica 23 giugno 2013

ALLA RICERCA DELL'UNIONE PERFETTA... PER L'ESERCIZIO




Nel mio vecchio plastico in scala N, ormai smantellato, gli sganciavagoni erano presenti e li ritenevo irrinunciabili. A pensarci bene nella realtà non esistono e trovo che aggiungano non solo un problema di estetica ma anche limitazioni all'esercizio che vorrebbero invece favorire.