domenica 7 luglio 2013

Meglio piccolo...che niente

Il plastico di Lele





Quando si parla di misura, si sa i luoghi comuni sono tanti.
Comunque tutto dipende non dalle dimensioni ma da come lo si usa... 

il plastico. Negli USA per piccolo si intende comunemente il classico ovale chiuso di 120 x 240 cm. In Gran Bretagna e in Europa invece queste misure sono considerate “grandi” ed il termine piccolo è utilizzato per plastici di profondità non superiore ai 30 – 60 cm (scaffale) senza la chiusura del circuito di binari ma con una yard (binari di stazionamento) dove i treni sono girati manualmente.
In teoria non ci sono limitazioni circa il tema prescelto ma in pratica i layout che hanno una forte enfasi sulle operazioni di trasporto di merci o che sono dedicati ("switching" layout) sono le scelte migliori se le dimensioni del plastico deve essere piccola, perché forniscono una "sensazione realistica" e il funzionamento più vicino al prototipo. Le ragioni di questo sono abbastanza semplici: le loco da manovra di solito sono corte, ed i carri merci di solito sono più corti delle carrozze passeggeri.
Averlo piccolo è meglio che non averlo … il plastico. Ci si può divertire anche con un piccolo plastico.



Il plastico piccolo è spesso addotto come scusa per non realizzarvi alcun insediamento produttivo. Non è raro tuttavia imbatterci in plastici assai curati (come quello di Lele che potete ammirare su www.plasticando.com) in cui è stato trovato spazio per la rimessa loco, il magazzino ed un piccolo raccordo industriale.

Team track di Finale

Se volessimo avere un traffico di carri più vario e non condizionato da un singolo insediamento produttivo possiamo ricorrere al "team track". Lo si pronuncia "ammericano" ma nella pratica è un binario di piazzale. Sul mio modulo della stazione di Finale l'ho realizzato di fianco al magazzino merci modificando l'originario piano dei binari. Possiamo usarlo per manovrare carri destinati alle aziende del circondario non direttamente raccordate; possiamo movimentare carri su carrelli stradali o prevedere il trasbordo delle merci su camion.

Carrellamento a Finale

Non è nemmeno necessario, spazio tiranno, riprodurre le industrie prossime alla ferrovia. Per sottolineare come non sia un concetto solo d'oltre oceano basta andare sul forum francese dal titolo "team track".

binario di piazzale a Finale
Là dove ci stanno due binari di una piccola stazione ci sta anche un generico binario merci: ricevere carri  (e carrozze in stazione) da e inviare carri verso destinazioni che immaginiamo al di fuori del plastico, nel" mondo esterno", è il fondamento per un esercizio realistico. Nel plastico mostrato nel post "Lo scopo della ferrovia" tutti i carri in movimento provengono da Allen junction che è il posto di interscambio con la linea principale “Denver & Rio Grande Western”. Ovvero: se possedete un ovale non fermatevi a guardarlo come dei binari chiusi su se stessi ma immaginatelo come una ferrovia reale.


Iain Rice

ShelfLayouts for Model Railroads

2009

Iain Rice

Small,Smart, & Practical Track Plans

2000

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