domenica 23 giugno 2013

ALLA RICERCA DELL'UNIONE PERFETTA... PER L'ESERCIZIO




Nel mio vecchio plastico in scala N, ormai smantellato, gli sganciavagoni erano presenti e li ritenevo irrinunciabili. A pensarci bene nella realtà non esistono e trovo che aggiungano non solo un problema di estetica ma anche limitazioni all'esercizio che vorrebbero invece favorire.


Anche i ganci modellistici, a ben vedere, si discostano dalla realtà. In effetti il realismo, udite udite!, non è necessariamente da perseguire nel modellismo quando complica il divertimento e l'essenza del gioco che, ormai l'avete capito, è “fare esercizio” cioè riprodurre il funzionamento di una ferrovia in maniera verosimile. Vorrei capire insieme a voi cosa offre il mercato, quali scelte può fare il modellista e con quali motivazioni. Vi indicherò poi in breve cosa faccio io.

Un po' di storia
Fremo N - Incontro a Rosenheim 2012
Arnold è stato il precursore della scala N con il suo gancio “Rapido” che, sebbene non assomigli a nessun gancio reale, è sicuramente il più affermato ed è rimasto identico per oltre trent'anni. In Europa continentale è di fatto il gancio della scala N. In Germania è poi nato il  FLEISCHMANN Profi-Coupler che non simula nessun gancio reale, ma che permette un aggancio ravvicinato, praticamente respingente contro respingente, molto apprezzato sopratutto in caso di carrozze passeggeri; peraltro inserirlo su vecchi rotabili non è facile.
Nel 1972, a scalfire il monopolio Arnold, la Kadee commercializza il primo gancio del genere “knuckle” che molto successo avrà in America, anche se i costi ed il tempo per la sostituzione dei ganci Rapido sono stati inizialmente i maggiori ostacoli per i modellisti. Problemi risolti una volta che i produttori del mercato americano hanno cominciato a vendere i loro modelli con ganci “knuckle” di fabbrica. Il gancio Kadee consente, con l'utilizzo di sganciatori magnetici, lo sgancio senza intervento manuale.

Agganciare - sganciare tra realtà e modello
Nella realtà le tipologie di aggancio sono molteplici e in genere di non facile riproduzione modellistica. Storicamente peraltro lo sganciamento, sopratutto nel caso delle FS, si è sempre fatto a mano e solo recentemente vanno affermandosi sistemi di aggancio automatici. Il gancio Rapido è sicuramente non realistico; il gancio tipo “knuckle” riproduce in parte l'aggancio automatico in uso nelle ferrovie americane fin dal XIX secolo. Non è mia intenzione trattare in questa sede delle modalità di aggancio in uso nelle ferrovie reali; per chi volesse farsi un'idea rimando a Wikipedia (Janney_coupler) (Gancio di trazione).
sganciamento su modulo Fremo N tedesco
Mi interessa invece capire quali obiettivi ci poniamo nei nostri modelli per poter scegliere poi il tipo di gancio adatto. Ovvero: c'è un tipo di gancio modellistico più favorevole all'esercizio ferroviario sui nostri plastici?
Come sempre la risposta migliore non origina dall'ideologia (“si fa così!”) ma da un confronto tra caratteristiche dei ganci e nostri obiettivi. Per certo possiamo dire che il vecchio gancio ad occhiello della Lima (aggancio a staffa della norma NEM 351) ideale per un saldo aggancio durante la marcia, non fa al caso nostro. La norma NEM 351 recita “lo sganciamento avviene a mano o tramite un dispositivo sganciatore...”: senza timore di essere tacciati di ideologia, possiamo dire no agli sganciatori in punti fissi che introducono limitazioni all'esercizio. Sempre nella stessa norma si dice Gli agganci a ganascia sono realizzati o con ganascia fissa o con ganascia mobile, che si aggancia alla controganascia spingendo i veicoli uno contro l'altro. Nello sganciamento automatico le ganasce vengono sollevate oppure divaricate da un apposito dispositivo sul binario”: possiamo quindi affermare che in questo modello l'aggancio avviene per semplice spinta e lo sgancio anche per dispositivo di binario ma, esperienza personale, meglio e senza limitazioni con un “dispositivo” manuale.

Pro e con
gancio Rapido - Per quanto riguarda le caratteristiche di funzionamento la norma NEM 356 recita “i) Agganciamento automatico mediante spinta dei veicoli uno contro l'altro. ii) Sganciamento di due veicoli mediante sollevamento di una delle due teste d'aggancio, spingendo verso l'alto la relativa spina di sganciamento per mezzo di un dispositivo collocato al di fuori della mezzeria del binario; iii) Possibilità di estrarre dall'alto un singolo veicolo del convoglio”. Nella pratica modellistica l'aggancio non è così immediato, è più facile se i ganci non sono allineati in altezza ma in questo caso è più facile lo sganciamento involontario durante la marcia; lo sganciamento, spiegato al punto ii), può avvenire anche manualmente con un attrezzo realizzabile in casa. Gli amici tedeschi di Fremo N adottano ganci Rapido e sganciano con un “bastoncino” dall'estremità ricurva per compiere quell'azione spiegata nella norma.
sganciatore per gancio Rapido
In genere i carri escono di fabbrica dotati di gancio Rapido: questo è un vantaggio costruttivo ed economico; assicura un buon compromesso tra tenuta in marcia e relativa facilità nelle manovre di scalo. Quando però le manovre sono prevalenti (difficile dare una definizione precisa; potrei dire quando ci impegnano per oltre il 50% del tempo di divertimento sul plastico) io preferisco un gancio diverso (notate “diverso” e non migliore!) come il Micro Trains.
Gancio a ganascia – Con gli amici di Fremo N Italia abbiamo deciso anni fa, di adottare i ganci Micro Trains sui nostri rotabili, sfruttando l'esperienza di modellismo americano di alcuni di noi. I ganci a ganascia in effetti assicurano un'ottima tenuta in marcia e, anche senza l'utilizzo di presganciamento, uno sgancio in qualunque parte del tracciato utilizzando un semplice attrezzo (stecchino da spiedo) manovrato dall'alto e quindi senza timore di interferenze con il paesaggio. A svantaggio di questa scelta la sostituzione (costo e tempo) del gancio rapido sui rotabili; inoltre il gancio a ganascia si colloca ad un'altezza dal piano del ferro maggiore rispetto all'Arnold: quindi è spesso necessario fissarlo al telaio verificando con una dima l'altezza corretta. L'altezza corretta e la centratura rispetto alla testata sono prerequisito per marcia senza sganciamenti accidentali e manovre di scalo realistiche.
carro con gancio Micro Trains su Fremo-N
I ganci “knuckle” montati sui carrelli vanno bene se il tracciato ha curve di piccolo raggio, ma se si deve trainare una lunga teoria di carri su percorso ricco di deviatoi, potrebbe essere un problema. Questo perchè sui carrelli si esercitano sia le forze di attrito/rotolamento sia quelle di trazione ed i bordini delle ruote tendono a intopparsi su una qualsiasi irregolarità come, per esempio, al passaggio di incroci e deviatoi. Con ganci montati a telaio questo non accade perché i carrelli possono girare liberamente. Ecco perché avrete meno deragliamenti con accoppiatori montati al telaio. Naturalmente dovrete utilizzare raggi di curvature più grandi di quando utilizzate ganci montati su carrelli.


Dice il saggio
La cosa migliore è sperimentare per trovare la propria via: non c'è una soluzione che sia adatta per tutti. Posso peraltro rassicurarvi che tecnicamente la sostituzione del gancio è un impresa alla portata di chiunque e non necessita di attrezzi particolari.
Oltre ai ganci consiglio inoltre di verificare la scorrevolezza degli assi (eliminando i rotabili privi di scorrevolezza) e appesantire adeguatamente i carri per stabilizzarne la marcia e ridurre/impedire i deragliamenti. Ma di questo magari parleremo in un prossimo post!





Nessun commento:

Posta un commento