ALLA
RICERCA DELL'UNIONE PERFETTA... PER L'ESERCIZIO
Nel
mio vecchio plastico in scala N, ormai smantellato, gli sganciavagoni
erano presenti e li ritenevo irrinunciabili. A pensarci bene nella
realtà non esistono e trovo che aggiungano non solo un problema di
estetica ma anche limitazioni all'esercizio che vorrebbero invece
favorire.
Anche
i ganci modellistici, a ben vedere, si discostano dalla realtà. In
effetti il realismo, udite udite!, non è necessariamente da
perseguire nel modellismo quando complica il divertimento e l'essenza
del gioco che, ormai l'avete capito, è “fare esercizio” cioè
riprodurre il funzionamento di una ferrovia in maniera verosimile.
Vorrei capire insieme a voi cosa offre il mercato, quali scelte può
fare il modellista e con quali motivazioni. Vi indicherò poi in
breve cosa faccio io.
Un
po' di storia
Fremo N - Incontro a Rosenheim 2012 |
Arnold
è stato il precursore della scala N con il suo gancio “Rapido”
che, sebbene non assomigli a nessun gancio reale, è sicuramente il
più affermato ed è rimasto identico per oltre trent'anni. In Europa
continentale è di fatto il gancio della scala N. In Germania è poi
nato il FLEISCHMANN
Profi-Coupler che non simula nessun gancio reale, ma che permette un
aggancio ravvicinato, praticamente respingente contro respingente,
molto apprezzato sopratutto in caso di carrozze passeggeri; peraltro
inserirlo su vecchi rotabili non è facile.
Nel
1972, a scalfire il monopolio Arnold, la Kadee commercializza il
primo gancio del genere “knuckle” che molto successo avrà in
America, anche se i costi ed il tempo per la sostituzione dei ganci
Rapido sono stati inizialmente i maggiori ostacoli per i modellisti.
Problemi risolti una volta che i produttori del mercato americano
hanno cominciato a vendere i loro modelli con ganci “knuckle” di
fabbrica. Il gancio Kadee consente, con l'utilizzo di sganciatori
magnetici, lo sgancio senza intervento manuale.
Agganciare
- sganciare tra realtà e modello
Nella
realtà le tipologie di aggancio sono molteplici e in genere di non
facile riproduzione modellistica. Storicamente
peraltro lo sganciamento, sopratutto nel caso delle FS, si è sempre
fatto a mano e solo recentemente vanno affermandosi sistemi di
aggancio automatici.
Il gancio Rapido è sicuramente non realistico; il gancio tipo
“knuckle” riproduce in parte l'aggancio automatico in uso nelle
ferrovie americane fin dal XIX secolo. Non è mia intenzione trattare
in questa sede delle modalità di aggancio in uso nelle ferrovie
reali; per chi volesse farsi un'idea rimando a Wikipedia
(Janney_coupler) (Gancio di trazione).
sganciamento su modulo Fremo N tedesco |
Mi
interessa invece capire quali obiettivi ci poniamo nei nostri modelli
per poter scegliere poi il tipo di gancio adatto. Ovvero: c'è un
tipo di gancio modellistico più favorevole all'esercizio ferroviario
sui nostri plastici?
Come
sempre la risposta migliore non origina dall'ideologia (“si fa
così!”) ma da un confronto tra caratteristiche dei ganci e nostri
obiettivi. Per certo possiamo dire che il vecchio gancio ad occhiello
della Lima (aggancio a staffa della norma NEM 351) ideale per un
saldo aggancio durante la marcia, non fa al caso nostro. La norma NEM
351 recita “lo
sganciamento avviene a mano o tramite un dispositivo sganciatore...”:
senza timore di essere tacciati di ideologia, possiamo dire no agli
sganciatori in punti fissi che introducono limitazioni all'esercizio.
Sempre nella stessa norma si dice “Gli
agganci a ganascia sono realizzati o con ganascia fissa o con
ganascia mobile, che si aggancia alla controganascia spingendo i
veicoli uno contro l'altro. Nello sganciamento automatico le ganasce
vengono sollevate oppure divaricate da un apposito dispositivo sul
binario”: possiamo quindi affermare che in questo modello
l'aggancio avviene per semplice spinta e lo sgancio anche per
dispositivo di binario ma, esperienza personale, meglio e senza
limitazioni con un “dispositivo” manuale.
Pro
e con
sganciatore per gancio Rapido |
Gancio
a ganascia – Con gli amici di Fremo N Italia abbiamo deciso
anni fa, di adottare i ganci Micro Trains sui nostri rotabili,
sfruttando l'esperienza di modellismo americano di alcuni di noi. I
ganci a ganascia in effetti assicurano un'ottima
tenuta in marcia e, anche senza l'utilizzo di presganciamento, uno
sgancio in qualunque parte del tracciato utilizzando un semplice
attrezzo (stecchino da spiedo) manovrato dall'alto e quindi senza
timore di interferenze con il paesaggio. A svantaggio di questa
scelta la sostituzione (costo e tempo) del gancio rapido sui
rotabili; inoltre il gancio a ganascia si colloca ad un'altezza dal
piano del ferro maggiore rispetto all'Arnold: quindi è spesso
necessario fissarlo al telaio verificando con una dima l'altezza
corretta. L'altezza corretta e la centratura rispetto alla testata
sono prerequisito per marcia senza sganciamenti accidentali e manovre
di scalo realistiche.
carro con gancio Micro Trains su Fremo-N |
I
ganci “knuckle” montati sui carrelli
vanno bene se il tracciato ha curve di piccolo raggio, ma se si deve
trainare una lunga teoria di carri su percorso ricco di deviatoi,
potrebbe essere un problema. Questo
perchè sui
carrelli si esercitano sia le forze di attrito/rotolamento sia quelle
di trazione ed i bordini delle ruote tendono a intopparsi su una
qualsiasi irregolarità come, per esempio, al passaggio di incroci e
deviatoi. Con
ganci montati a telaio questo non accade perché i carrelli possono
girare liberamente. Ecco
perché avrete meno deragliamenti con accoppiatori montati al
telaio. Naturalmente dovrete utilizzare raggi di curvature più
grandi di quando utilizzate ganci montati su carrelli.
Dice
il saggio
La
cosa migliore è sperimentare per trovare la propria via: non c'è
una soluzione che sia adatta per tutti. Posso peraltro rassicurarvi
che tecnicamente la sostituzione del gancio è un impresa alla
portata di chiunque e non necessita di attrezzi particolari.
Oltre
ai ganci consiglio inoltre di verificare la scorrevolezza degli assi
(eliminando i rotabili privi di scorrevolezza) e appesantire
adeguatamente i carri per stabilizzarne la marcia e ridurre/impedire
i deragliamenti. Ma di questo magari parleremo in un prossimo post!
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